venerdì 11 dicembre 2020

La ricerca Microbiotica è il futuro della fitochimica e della Farmacognostica!


La ricerca Microbiotica è il futuro della fitochimica e della Farmacognostica!
Bisogna coinvolgere le aziende farmaceutiche e gli enti di ricerca per sviluppare questa nuova branca della ricerca sui botanicals che vede protagonista grazie agli studi da me condotti il Microbiota Vegetale dell' Estratti, nell' azione Farmacologica e Fitoterapia.
https://lnkd.in/dZ5v7FH
Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Controllo Qualità Fitochimico e Microbiologico e Ricerca Sviluppo Estratti Vegetali e Microbiotica

http://www.paolopelinierbochimico.it 

 

lunedì 7 dicembre 2020

Derivati Idrossiantracenici e Test di Ames

 DERIVATI IDROSSIANTRACENICI E TEST AMES


Cari amici, alcune notizie pare confermino la decisione oramai nell'aria dal 2017 della messa al bando dei derivati idrossiantracenici perché considerati genotossici e cancerogeni per il colon.



I dati forniti dal comitato  di esperti adire il vero sono adir poco contraddittori e efficaci (soprattutto quelli che utilizzano il test di ames)

 https://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/5090


Il test di Ames consiste nell' utilizzo di un agente potenzialmente cancerogeno o genotossico in grado di indurre una mutazione revertante di un microrganismo modello mutato Salmonella thiphymurium, mutato per impedire la sintesi dell'aminoacido Istidina un aminoacido in grado di far sviluppare il microorganismo.

I batteri mutati vengono fatti crescere in un terreno di coltura addizionato con fegato di ratto (S9), questo per simulare quello che avviene all'interno di un organismo eucariote perché non tutte le sostanze potenzialmente cancerogene sono tali così come entrano nell'organismo ma devono subire una serie di modificazioni molecolari indotte da alcuni enzimi presenti nel corpo e in particolare nel fegato come i citocromi P450, questo tipo di sostanze  sono detti cancerogeni indiretti opro cancerogeni, vi è una minima quantità di Istidina, e dove viene aggiunto tramite dischi  la sostanza potenzialmente mutagenica.

Lo scopo del test è quello di verificare la capacità dell'agente potenzialmente mutagenico di indurre mutazioni tali da riportare il batterio a sintetizzare l'istidina, se ciò avviene vuol dire che la gente è ritenuto mutagene.

Inoltre vi è da dire che nel batterio oltre alla deficienza del Gene o dei Geni in grado di produrre l'istidina vi sono altre mutazioni indotte che rendono Ad esempio la membrana facilmente penetrabile dal agente cancerogeno e delle mutazioni che eliminano alcuni meccanismi di riparazione del DNA batterico come le scissione di nucleotidi (BER) e la riparazione per escissione di basi (NER).


Riporto impoarticolare le considerazione degli espertio in merito agli estratti di Aloe!


ANALISI SINGOLI STUDI:

Heimman 2003:

Rapporto Efsa:

Aloe:

Nello studio di Sehgal et al. (2013), la genotossicità di un WLE decolorato commerciale che

conteneva approssimativamente aloina A a 0,9 ppm, aloina B a 1,3 ppm e aloe-emodin a 0,2 ppm era

valutato nei saggi di mutazione inversa di S. Typhimurium con ceppi di tester TA98 e TA100 e

Saggio di riparazione del danno al DNA di E. coli SOS sia in assenza che in presenza dell'attivazione metabolica di S9.

Le concentrazioni applicate variavano da estratto concentrato di 21 volte a 20 volte diluito e negativo

i risultati sono stati osservati in entrambi i saggi. Tuttavia, il gruppo di esperti scientifici ha osservato che entrambi gli studi sono limitati

rilevanza poiché nel test di mutazione inversa sono stati utilizzati solo due ceppi di tester di S. Typhimurium e

che il test di riparazione del danno del DNA SOS non è attualmente utilizzato per i test di tossicologia genetica.


Nello studio di Morimoto et al. (1982), estratti grezzi di Aloe ferox Mill. in acqua o metanolo erano

valutato per la loro genotossicità in un test di mutazione inversa batterica (test di Ames) utilizzando la Salmonella

Il test di typhimurium filtra TA98 e TA100 e nel test di recitazione Bacillus subtilis (test di riparazione del DNA)

usando il ceppo mutante M45 rec- (incapace di riparare il danno al DNA) e il ceppo selvaggio H17 rec + come

controllo a livelli di dose di 10 mg / piastra e 6 mg / disco, rispettivamente. Il test di Ames è stato eseguito entrambi

in assenza e presenza di un metabolismo S9 del fegato di ratto esogeno. I risultati ottenuti hanno indicato

che solo estratti di acqua di Aloe ferox Mill. ha indotto un effetto genotossico nel test di analisi del Bacillus subtilis.

Tuttavia, il gruppo di esperti scientifici ha osservato che l'insieme di ceppi di tester di S. Typhimurium era insufficiente per essere rilevato

potenziali genotossine. Su questa base, il test di Ames eseguito è di rilevanza limitata per la valutazione del rischio

di acqua o metanolo Estratti di mulino di aloe ferox.

Non sono stati in grado di estrarre estratti dalla polpa di foglie di aloe vera (3 g in 5 ml di soluzione fisiologica)

ridurre significativamente la sopravvivenza di Escherichia coli wild-type o mutanti riparatori difettosi (recA, xthA,

Il test uvrA, wild-type / rfa, uvrA / rfa) si sforza sia in assenza che in presenza di radiazioni UV-A.

Tuttavia, sono state osservate rotture del singolo filamento di DNA nel plasmide pUC 9.1 quando incubate con 3, 30

e 300 lg / mL di estratto di polpa di foglie di aloe vera (Paes-Leme et al., 2005). Il gruppo di esperti scientifici ha osservato che la sostanza chimica

la caratterizzazione degli estratti non è stata eseguita e che i saggi impiegati non sono stati validati

e non sono inclusi nelle attuali linee guida dell'OCSE per i test di genotossicità.


Nello studio di Boudreau et al. (2013), due diversi campioni di gel di aloe vera sono stati testati su a

intervallo di dose di 100-10.000 lg / piastra in ceppi di S. Typhimurium TA97, TA98, TA100 e TA1535, con

e senza miscela S9 di fegato di ratto o criceto indotta al 10% o al 30% e fino alla dose limite di

6.000 lg / piastra in ceppi di S. Typhimurium TA98 e TA100, o ceppo E. coli WP2 uvrA / pKM101, con o

senza il 10% di fegato di ratto indotto S9, rispettivamente, e nessuna evidenza di mutagenicità è stata osservata. Allo stesso modo,

sono stati analizzati l'estratto di foglie intere filtrate con carbone vegetale aloe vera WLE (nativo) e aloe vera (decolorato)

per mutagenicità fino a concentrazioni di 6.000 lg / piastra in ceppi di S. Typhimurium TA98 e TA100,

ed E. coli ceppo WP2 uvrA / pKM101, con e senza fegato di ratto S9 indotto al 10%; nessuna prova di

la mutagenicità è stata osservata in uno qualsiasi dei tre ceppi, con o senza S9.


Il nostro ministero della Salute sta facendo di tutto per scongiurare la messa albando di queste sostanze che comporterebbe un serio e ingiustibicato problema al comparto naturale, speriamo che ci riescano inquanto i dati che emergono sono tutt'altro che esaustivi.

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Controllo Qualità Fitochimico e Microbiologico e Ricerca Sviluppo Microbiotica Estratti Vegetali 

giovedì 3 dicembre 2020

La Ricerca sul Microbiota nell' Estratto

 RICERCA MICROBIOTICA:



Grazie al controllo del Microbiota Vegetale nell' estratto, in un prossimo futuro saremo ingrado di indirizzare la produzione dei metaboliti del fitocomplesso della pianta officinale interessata verso lo scopo che ci siamo prefissati oltre che da utilizzare lo stesso microbiota come indicatore di qualità della pianta e del suo fitocomplesso.
Paolo Pelini  Erbochimico Valutazione Farmacognostica Controllo Qualità Estratti Vegetali e Ricerca Microbiotica 

giovedì 26 novembre 2020

L'IMPORTANZA DELLA TLC IN MICROBIOLOGIA E IN FITOCHIMICA

 L'IMPORTANZA DELLA TLC IN MICROBIOLOGIA E IN FITOCHIMICA:


Molto spesso da parte di alcuni professionisti si derubrica la Cromatografia TLC a semplice analisi preliminare, ma questa tecnica se ben usata ed interpretata può fornire molteplici informazioni sia in campo microbiologico che fitochimico. 

Ad esempio  per determinare  l'andamento di una reazione in tempo reale; coloro che  si occupano di biocatalisi (reazioni chimiche organiche catalizzate, in  cui il catalizzatore è rappresentato da cellule intere di un particolare  microrganismo) la utilizzano spesso in laboratorio.

Inoltre con la Cromatografia a Strato Sottile è possibile controllare negli estrati lo stato di deterioramento del prodotto nel tempo oltre che al controllo di potenziali batteri contaminanti che vanno ad influire sull'estratto.



Paolo Pelini Valutazione Farmacognostica, Controllo Qualità e Ricerca e Sviluppo Estratti Vegetali e Microbiotica

lunedì 19 ottobre 2020

Il Ruolo dell' Intelligenza Artificiale nell' Analisi degli Estratti Vegetali


 Il ruolo dell' Informatica nella nostra vita è oramai divenuto imprescindibile e lo sarà sempre di più nei prossimi anni.

Anche il ambito Fitochimico e di Controllo Qualità la Fitochemioinformatica, cioè il connubio uomo-macchina collegato allo studio dei metaboliti degle piante officinali è oramai una strada obbligata con l'avvento delle nuove tecniche computerizzate  di modelli molecolari dei metaboliti, analisi spetroscopiche Computerizzate "Tecnica Spectra", analisi Cromatografiche P-TCLscan e HPTLC ecc...

Ma questa collaborazione tra computer e uomo non deve far pensare ad una sostituzione del secondo da parte della macchina bensi un aiuto che deve essere pero affiancato da personale esperto e specializzato nell'analisi computerizzata e nella interpretazione grafica.

Che ci piaccia o no oramai questa è una strada obbligata che bisogna percorrere non con paura ma con attenzione alle nuove tecnologie per il bene della scienza.

 

Paolo Pelini Erbochimico

Valutazione Frmacognostica, Fitochimica,Fitochemioinformatica Estratti Vegetali 

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giovedì 15 ottobre 2020

Azione Antimicrobica del fungo Athelia rolfsii

Uno studio condotto dall' Università di Gadjah Mada iun in Indonesia, dinostra l'attività antimicrobiche di composti isopreniti C5H8  (molecole costitutive dei Terpeni) prodotti da un fungo endofitico Athelia rolfsii (un fungo corticioide della famiglia delle Atheliaceae . È un agente patogeno facoltativo delle piante ed è l'agente eziologico della "peronospora" nei raccolti). isolato dalle foglie di Coleus amboinicus L.

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1b/Leaf_-pani_koorkka.JPG Coleus amboinicus L.    https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEjeDizhm7gYLcuJTxxpXOs5z7d1XINQokwf6lDC6KDZJ8cBLFYN-Ad3J9RmPk6ufVfN_zM3ulu8OzYgxcErxlLl-kA1fzsMuVJ2L7WqSdaTHytxH3LR7TkM7JC4bsyx8CN8aFAKbEF22EpYLqnLtMkYizn39Qg= Fungo al Microscopio: Athelia rolfsii

 

In particolare questi composti isoprenici si sono rilevati efficaci contro:  Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Bacillus subtilis, Salmonella typhi e Staphylococcus mutans.

 


Lo studio dimostra il potenziale antimicrobico dei composti isoprenici isolati da Athelia rolsii e del loro possibile impieco come antibatterici.


Paolo Pelini


Fonti:

https://jppres.com/jppres/pdf/vol8/jppres19.784_8.4.280.pdf?utm_content=buffer75349&utm_medium=social&utm_source=linkedin.com&utm_campaign=buffer

martedì 13 ottobre 2020

Ricerca: Il Microbiota degli Estratti modifica il Fitocomplesso

Paolo Pelini

 Grazie alla Tecnica di Fitochemioinformatica "SPECTRA" sono riuscito a dimostrare ed ho inviato prontamente i miei studi al Ministero della Salute e delle Politiche Agricole che la modifica del Microbiota interno ad un estratto ne modifica il contemuto molecolare. questo studio pubblicato sul Researchgate dimostra l'importanza di effettuare analisi fitochimiche e microbiologiche degli estratti prima e dopo la sterilizzazione per controllare la qualità del prodotto estratto.


 

Ulteriori studi sono in corso per stabilire quali molecole siano interessate, se solo quelle dell'estratto o anche i cataboliti dello stesso microbiota! 

Tutto questo per garantire la sicurezza della salute pubbica.


Paolo Pelini

Erbochimico - Farmacognostica e Controllo Qualirtà Fitochimico, Microbiologico Estratti Vegetali


mercoledì 7 ottobre 2020

L'acido ursolico (UA)


L'acido ursolico (UA) C30H48O è un triterpenoide pentaciclico presente in molte piante, tra cui rosmarino, origano, timo, lavanda, scorza di mela, frutti di bosco e basilico santo.  

UA ha un immenso potenziale terapeutico grazie alle sue proprietà analgesiche, antidiabetiche, antiaterosclerotiche, antinfiammatorie e antitumorali.  Ha un potenziale significativo per il trattamento della sclerosi multipla, rendendolo un composto di interesse per la ricerca.  Favorisce la maturazione degli oligodendrociti e coadiuva la riparazione della mielina associata al sistema nervoso centrale.

Paolo Pelini Erbochimico Esperto di Farmacognostica e Controllo Qualità Fitochimico e Microbiologico Estratti Vegetali 

giovedì 1 ottobre 2020

La Piperina

 La piperina è un alcaloide, presente in elevate concentrazioni Piperina nello strato esterno del frutto del pepe nero, Piper nigrum.



 Le sue concentrazioni possono variare dal 5 all'8%. È incolore ed è la responsabile dell'effetto piccante. Possiede varie proprietà tra cui:

 antiossidanti, 

anticonvulsive, 

anticancerogene, 

antimicotiche, 

neuroprotettive, 

antiparassitarie, 

termogeniche, 

aumenta la salivazione, 

riduce i tempi di transito intestinali, 

stimola la pigmentazione. 

mercoledì 30 settembre 2020

L' ANGOLO DELLA RICERCA

 







Ho deciso di inaugurare nel mio blog questa "rubrica" dove pubblicherò di tanto in tanto alcune mie ricerche e lavori che svolgo il mio laboratorio!

Oggi per innaugurala vi postero lo spettro molecolare di Indigofera tinctoria L. Con una tecnica spettrale da me mesa a punto e in fase di perfezionamento.

Spettro Molecolare Indigofera tinctoria L di Paolo Pelini con Scanspectralchemical

Spettro Molecolare Indigofera tinctoria L di Paolo Pelini con Scanspentralchemical

Con questa metodica si può stabilire lo spettro di una sostanza utile per valutare la composizione avendo gli standard di riferimento di un estratto vegetale. 

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica 

domenica 27 settembre 2020

L' Olio essenziale di Achillea biebersteinii inibisce il biofilm di Staphylococcus aureus

 Achillea è un genere di piante dicotiledoni della famiglia delle Asteracee. 

In particolare è stato visto che l'olio essenziale della specie Achillea biebersteinii possiede attività antibatterica e antibiofilm! 

NMR Olio Essenziale di Achillea biebersteinii


In questo studio L'olio essenziale di Achillea biebersteinii ha mostrato una buona attività contro tutti i batteri testati.  I valori MIC erano compresi tra 0,125 e 1 mg / mL mentre i valori MBIC erano compresi tra 0,125 e 4 mg / mL.  Il meccanismo d'azione dell'olio essenziale di Achillea biebersteinii è correlato a un forte aumento della permeabilità di membrana dei materiali assorbenti a 260 nm e degli ioni di potassio dalla membrana cellulare.  L'olio essenziale di Achillea biebersteinii è stato in grado di inibire la formazione del biofilm dello Staphylococcus aureus resistente alla meticillina. 

L'olio essenziale di biebersteinii ha il potenziale per essere utilizzato come un efficace agente antibatterico e antibiofilm che funziona alterando la permeabilità della membrana cellulare con conseguente morte cellulare.

sabato 26 settembre 2020

Pelini : ARTEMISINA CONTRO COVID? HO I MIEI DUBBI!

 

ARTEMISINA CONTRO COVID? HO I MIEI DUBBI!
" Il presidente del Madagascar Andry Rajoelina promuove la controversa bevanda a base di Artemisia (chiamata Covid-Organics o CVO) contro il coronavirus da diverso tempo, e nonostante lo scetticismo della comunità scientifica internazionale da aprile di quest'anno ha iniziato a distribuirla alla popolazione."




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Continuo ad avere seri dubbi (vi rimando al Link a fine articolo) sulla possibile efficacia della Artemisina molecola estratta dalla Artemisia annua L. per quanto riguarda l'azione antivirale contro il coronavirus Sars-Cov-2, questo perchè a mio avviso la struttura della molecola 'Artemisina non gli consente di legarsi in maniera efficace ai siti di legame delle proteine Spike del virus.

https://www.unisr.it/mediaObject/unisr/ricerca/blog/Immagini/SPIKE_COVER/resolutions/res-l992x10000/SPIKE_COVER.jpgProteina Spike Sars-Cov-2 Artemisinin - 3D - Stick Model.png
Arteminina
 
 Link Studio e Modello Chemioinformatico che ho realizzato:
 
Paolo Pelini Erbochimico Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica
http://www.paolopelinierbochimico.it

giovedì 24 settembre 2020

La Mitrafillina

La Mitrafillina (MTP) appartiene alla classe di alcaloidi ossiindolici pentaciclici isolati dalle cortecce di Uncaria tomentosa L . 



 Presenta proprietà antitumorali, antigenotossiche, antiossidanti e linfociti.  Gli effetti benefici del MTP includono il trattamento di artrite, malattie cardiache, cancro e diverse malattie infiammatorie.

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica 

Influenza e Covid l'importanza di vaccinarsi







Quest'anno più che mai siamo costretti a combattere non solo contro la classica influenza A ma anche contro un altro nemico il Covid-19.

Questo perché i due virus manifestano una sintomatologia molto simile e avendo lo stesso metodo di trasmissione è molto difficile discriminare I due tipi di virus!

E per questo motivo è importante fare chiarezza su alcuni rimedi che non hanno alcuna efficacia sulla classica influenza né tantomeno sul covid, 

Ma che stanno girando su internet!

Uno fra tutti è il rimedio omeopatico Oscillococcinum un rimedio ci tengo a precisare fin da subito del tutto inefficace al pari di acqua e zucchero, che nonostante le ormai evidenze scientifiche viene ancora commercializzato.

Questo prodotto si basa su l'estratto di cuore di anatra che conterrebbe un batterio l'oscillococcinum,  termine creato nel 1925 dal fisiologo francese Joseph Roy durante l'influenza spagnola il quale aveva a suo dire poi rivelatosi un Artefatto (errore di preparazione al microscopio del vetrino) scoperto la presenza di alcuni corpuscoli che vibravano poi rivelatesi bollicine d'aria nel sangue dei pazienti affetti da influenza e successivamente anche nel cuore di anatre e aveva collegato questi pseudo batteri all'influenza.

Oggi ben sappiamo che l'influenza è causata da un virus, ma purtroppo gira ancora questo rimedio omeopatico che ovviamente non porta alcun beneficio non solo perché gli pseudo batteri l'oscillococcinum non esistono ma oltretutto essendo omeopatico è diluito in una maniera tale che all'interno delle boccette vi resta semplicemente acqua! 

Ma in momenti del genere come quelli che stiamo attraversando nel quale dobbiamo essere ben sicuri di poter discriminare l'influenza dal covid e l'unico modo sicuro per poter discriminare i due virus è  il vaccino contro l'influenza. 

martedì 22 settembre 2020

I FLAVONI CONTRO COVID-19?


 Nei giorni scorsi è uscito da parte del CNR uno studio di chemioinformatica che si basa sull'utilizzo del computer per costruire modelli grafici delle proteine virali Sars-Cov-2 e utilizzarli per trovare molecole atte a fermare l'infezione.

Come ormai è di dominio pubblico è stato pubblicato uno studio sulla  la quercetina come molecola adatta a legarsi ai  due siti attivi della proteina 3cl proteasi del virus, una delle proteine responsabili della replicazione del virus, e si è visto che la quercetina riesce a legarsi perfettamente al sito attivo bloccando così gli effetti della proteasi e quindi il virus.

In realtà Pare che questa azione senza assolutamente sminuire la ricerca condotta è comune a molti Flavoni in quanto avendo uno scheletro molecolare in comune quello del flavone molte molecole nella stessa classe quali appunto quercetina, naringenina ed altre pare possano svolgere la medesima azione.

 Flavone Flavone

Questo ci potrebbe aprire la strada a tutta una serie di cluster molecolari derivati dal flavone che se confermata la loro azione di inibizione della 3cl proteasi potrebbero aiutarci contro Sars-Cov-2.

 QuercetinaQuercetina  3,3',4',5,7-pentaidrossiflavone 

 

 Narigenina 

Naringenina 5,7-diidrossi-2-(4-idrossifenil)croman-4-one

Link Quercetina e Narigenina contro Covid-19:

 NARINGENINA

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/ptr.6781

QUERCETINA

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0141813020339970?via%3Dihub&fbclid=IwAR1KLqa4PIUjCyTexC49X2nej9HkzKDJ214-tbgjaog7SHY4yRvHHimd23U

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica 

lunedì 21 settembre 2020

BIFIDOBACTERIUM LONGUM CONTRO COVID-19? MA ANCHE NO!

 BIFIDOBACTERIUM LONGUM CONTRO COVID-19? MA ANCHE NO! 







A proposito dell'articolo uscito
in questi giorni su internet e su alcuni giornali riguardo la possibilità del bifidobacterium longum ( un batterio presente nella nostra flora batterica intestinale) di poter bloccare la cascata Ipercitochinica causata da Covid-19. 

Tramite la proteina fn3 che dovrebbe  bloccare le citochine, Vi è da dire che esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che tale proteina blocca in realtà solo tumor necrosis Factor Alpha (TNFalfa) e non altri tipi di citochine, 

Rendendolo di fatto inutilizzabile contro Sars-Cov-2. 

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica 


giovedì 17 settembre 2020

Bromelina anti infiammatorio per uso topico

 


 La Bromelina, una sostanza o meglio un enzima proteolitico, cioè in grado di degradare le proteine scindendo gli aminoacidi che le costituiscono. 

Contenuta nell’estratto di Ananas (Ananas comosus) impiegata in campo fitoterapico soprattutto per le sue proprietà anti infiammatorie. È stata introdotta come sostanza terapeutica nel 1957.

In particolare la Bromelina è efficace come anti infiammatorio per uso topico.

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Controllo Qualità Estratti Vegetali 

lunedì 14 settembre 2020

La Resistenza agli Antibiotici e la Ricerca sulle Molecole Naturali come Arma.


l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dichiarando che entro il 2050 la resistenza dei batteri agli antibiotici potrebbe arrivare a provocare fino a 350 milioni di morti.

L’utilizzo spropositato e scorretto degli antibiotici sta conducendo al propagarsi di batteri resistenti e non più neutralizzabili da parte di diversi antibiotici. Questi microrganismi, che vengono anche indicati come ‘superbatteri‘, sono resistenti a diverse classi di antibiotici.
L’utilizzo scorretto degli antibiotici, in dosi non adeguate, in situazioni non necessarie, o anche la mancanza del completamento del trattamento, permette una selezione dei ceppi batterici resistenti (cioè che possiedono una resistenza agli antibiotici innata dovuta a varie mutazioni casuali nelle generazioni precedenti), dando loro maggiori probabilità di moltiplicarsi.
Come si contrasta tutto ciò? investendo in molecole o pool di molecole quelle naturali di origine vegetale verso le quali i batteri non abbiano sviluppato resistenza, inquanto non venuti mai in contatto con esse! 
E che non distruggano l'equilibrio tra batteri o meglio tra il microbiota naturale dell'organo interessato e i batteri patogeni cosi da non rendere questi ultimi in sovrannumero e soprattuto non permettere la selezione di batteri resistenti alle molecole antibiotiche. queste molecole inoltre volgerebbeto una azione che al contrario di quelle di sintesi stimolano le normali azioni difensive del sistema immunitario e che possono essere di supporto a quelle di sintesi che dovrebbero essere prese in extrema ratio onde evitare la selezione di batteri ad esse resistenti, infine vi è da dire che le piante potrebbero essere stimolate a produrre molecole ad azione antibatterica con l'utilizzo di batteri come da studi che sto conducendo.
Paolo Pelini Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica
http://www.paolopelinierbochimico.it


sabato 12 settembre 2020

La reserpina attenua la formazione di biofilm e la virulenza dello Staphylococcus aureus

 

La reserpina attenua la formazione di biofilm e la virulenza dello Staphylococcus aureus.

 
 
La reserpina è un alcaloide iridolico, cioè un alcaloide con una struttura base della molecola indolo, nella quale il doppietto dell'azoto è impegnato nella struttura aromatica e quindi privo di reale basicità (caratteristica principale degli alcalioidi grazie alla presenza del azoto nell'anello aromatico).
Sono alcaloidi che derivano a livello biosintetico dal triptofano.
 

 
La Reserpina riduce l'attività del sistema nervoso, rallentando così il battito cardiaco e rilassando i vasi sanguigni.
Per farlo inibisce il recupero della noradrenalina a livello delle sinapsi sia nel sistema nervoso centrale che nel sistema nervoso periferico, questa molecola fu fu isolata nella radice essiccata della Rauwolfia serpentina, pianta nota come Sarpaganda.
Questo studio pare indicare la sua azione nel limitare la formazione di Biofilm ad opera di Staphylococcus aureus https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S088240101930909X
Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali

L'ECHINACEA

L'ECHINACEA :
Echinacea angustifolia è una specie di pianta erbacea, da fiore e perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae .
Echinacea angustifolia è inoltre particolarmente conosciuta al giorno d’oggi per la sua attività antiossidante.

La molecola più importante del fitocomesso di Echinacea  è il fenilpropanoide Echinacoside.

L’Echinacoside è un composto del metabolismo secondario prodotto dalla pianta per difesa nei confronti di agenti patogeni; è un glicoside naturale dell’acido caffeico che consiste di un trisaccaride formato da due molecole di glucosio e da una di ramnosio.
Gli effetti della molecola Echinacoside sono:
Stimolazione del Sistema immunitario, azione contro le infezioni delle alte vie respiratorie, antiossidante ecc..

mercoledì 9 settembre 2020

Il Microbiota del Neem possiede le medesime proprietà della Pianta?

 Il Microbiota del Neem possiede le medesime proprietà della Pianta?

Paolo Pelini

 

 

 

 

 

 

 

 Paolo Pelini

 

 

 

Il Neem (Azardirachta indica) è riconosciuto come una pianta medicinale ben nota per le sue proprietà 

antibatteriche, antimalariche, antivirali e antimicotiche, dovute ad una molecola presente nel fitocomplesso azadiractina C35H44O16 (fig.1 Cromatografia su Strato Sottile TLC)  una molecola del genere limonoide , 
 La quale  struttura di base è composta da vari anelli esatomici e un anello furanico di natura triterpenica altamente ossigenata, ovvero come triterpeni che hanno subito una forte degradazione ossidativa, chiamati tetranortriterpeni.
Cromatografia su Strato Sottile TLC Neem di Paolo PeliniCromatografia su Strato Sottile TLC Neem di Paolo Pelini

 
L'attivita antibatterrica del Neem è stata dimostrata inparticolare contro  
Pseudomonas fluorescens,Carnobacterium maltaromaticum,Lactobacillus curvatus,
 Lactobacillus sakei e Escherichia coli,
 interrompendo l'integrità della membrana cellulare batterica.
 inoltre il Neem ha dimostrato attività anti virale contro ad'esempio Herpes simplix HSV-1.
 Nonostante l'uso del Neem in varie applicazioni biomediche,
 mancano ancora gli studi di tossicità sulle cellule umane.
 Il Neem ha mostrato infatti una diminuzione della vitalità cellulare nei linfociti umani dopo 24 ore di esposizione ed  a concentrazioni inferiori (0,7–1 mg / mL) risulta non tossico mentre è tossico a concentrazioni più elevate (1,2–2 mg / mL).
 Lo stress ossidativo indotto dal Neem è evidenziato dall'esaurimento dei livelli di catalasi,
 SOD e GSH nei linfociti umani. Neem ha mostrato un danno al DNA nei linfociti umani.
 Uno Studio ha dimostrato che gli endofiti ( microbiota della piante) ciòè i microrganismi che persistono all'interno o tra i tessuti delle piante senza causare alcun effetto negativo sulla crescita e lo sviluppo della pianta, 
 si sono evoluti reciprocamente con la pianta del Neem  e sono stati segnalati per produrre metaboliti secondari simili a quelli della pianta ospite.
361 funghi e 80 endofiti batterici sono stati isolati da varie parti della pianta di neem,
 tra cui foglie, fiori, semi, corteccia, corteccia e radice 
 ed è stato scoperto che questi microbi producono tre metaboliti del Neem come epossidico / idrossiazadiradione, nimbina e salanina. 
Questi batteri endofiti possono avere grandi potenziali applicazioni in agricoltura, medicina e bioenergia 
E per tale ragione andrebbero valutate le loro potenziali proprietà antibatteriche e antivirali similari a quelle della pianta ospite.
 Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica e Controllo Qualità Fitochimico e Microbiologico
 Estratti Vegetali
 
Riferimenti Studio:
 

Neem Microbiome

  • Authors
  • Authors and affiliations
  • Varalaxmi B. Agasimundin
  • Kannan Rangiah
  • Ambardar Sheetal
  • Malali Gowda
  • Varalaxmi B. Agasimundin
  • Kannan Rangiah
  • Ambardar Sheetal
  • Malali Gowda
  1. 1.Centre for Functional Genomics and BioinformaticsTransDisciplinary UniversityBengaluruIndia
  2. 2.Centre for Cellular and Molecular PlatformsBengaluruIndia
 
 
 

martedì 8 settembre 2020

Che cos'è la Lattoferrina?

La lattoferrina è una glicoproteina capace di attrarre lo ione ferrico (Fe3+) impedendo così il danno prodotto dai radicali tossici dell'ossigeno e diminuire la disponibilità di ioni ferrici per i microrganismi ferro-dipendenti quali batteri Gram-Negativi che invadono l'ospite. È considerata uno tra i più importanti fattori dell'immunità naturale non anticorpale. È presente nel latte materno, nelle mucose e nei granuli dei neutrofili insieme ad altri fattori quali il lisozima e la lattoperossidasi.

La lattoferrina inoltre inibisce sia direttamente che indirettamente i diversi virus che causano malattie nell’uomo. Inibisce direttamente l’infezione virale legandosi ai siti dei recettori virali e/o agli eparansolfati delle cellule dell’ospite impedendo in tal modo che il virus infetti le cellule  inoltre, aumenta la risposta immunitaria sistemica all’invasione virale.

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali 

lunedì 7 settembre 2020

ECHINACEA

 L'ECHINACEA :

Echinacea angustifolia è una specie di pianta erbacea, da fiore e perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae .

Echinacea angustifolia è inoltre particolarmente conosciuta al giorno d’oggi per la sua attività antiossidante.


La molecola più importante del fitocomesso di Echinacea  è il fenilpropanoide Echinacoside.


L’Echinacoside è un composto del metabolismo secondario prodotto dalla pianta per difesa nei confronti di agenti patogeni; è un glicoside naturale dell’acido caffeico che consiste di un trisaccaride formato da due molecole di glucosio e da una di ramnosio.

Gli effetti della molecola Echinacoside sono:

Stimolazione del Sistema immunitario, azione contro le infezioni delle alte vie respiratorie, antiossidante ecc..

giovedì 3 settembre 2020

La Quercetina contro Covid

Uno studio pubblicato recentemente in Italia ha dimostrato che la quercetina una molecola di origine naturale possiede una azione di inibizione contro SARS-COV-2. 
La quercetina funge da inibitore specifico per il virus responsabile del Covid19, mostrando un effetto destabilizzante sulla Proteina Enzimatica 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus.
 

Ma che cos'è  la Quercetina?


La quercetina C15H10O7 è un flavonolo cioè una molecola appartenente alla famiglia dei flavonoidi un gruppo di molecole organiche costituite da gruppi OH nell'anello benzenico. 
I flavonoli sono molecole formate da una struttura base 
Il 3-idrossiflavone formata cioè da
uno scheletro C15 di atomi di carbonio composto da due anelli aromatici ed uno eterociclico.
La quercetina possiede numerose attività anti cancerogeni, anti infiammatorie e anti ossidative.
 È isolabile da numerose specie vegetali tra cui: ippocastanocalendulabiancospinocamomillaiperico. 
Paolo Pelini Erbochimico
Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali 


sabato 29 agosto 2020

Falso dire che gli integratori non stimolano il Sistema Immunitario


Dire che gli integratori a base di piante officinali sono in grado di contrastare i virus e in particolare Covid-19 è una fesseria! Ma dire come sostenuto da un farmacologo italiano, il Professor Garattini, che gli integratori a base di piante officinali non abbiano effetto stimolante nei confronti del sistema immunitario e altrettanto falso. Infatti studi scientifici hanno dimostrato l'azione stimolante nei confronti del sistema immunitario di estratti come la Rosa Canina, Echimacea, Zenzero, Timo, Sambuco ecc... . Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Controllo Qualità Estratti Vegetali

martedì 25 agosto 2020

L'OLEANDRO NON È UN RIMEDIO CONTRO COVID-19!

L'OLEANDRO NON È UN RIMEDIO CONTRO COVID-19! 


Nei giorni scorsi è stato pubblicato uno studio in vitro sull'uso nel Oleandro contro il covid-19, tale studio però non tiene affatto conto della cardiotossicità di questa pianta molto pericolosa anche a basse dosi l'oleandro (Nerium oleander) infatti è una pianta velenosa perché in tutte le sue parti è contenuta la oleandrina, un glicoside come detto cardiotossico. In base al quantitativo di oleandrina si possono manifestare, sintomi quali bruciore, arrossamento e sensazione di intorpidimento in bocca. I sintomi tipici sono disturbi gastrointestinali accompagnati da dolori addominali, nausea e diarrea. Dopo il consumo di una quantità più importante, possono insorgere gravi disturbi del ritmo cardiaco, ipotensione arteriosa e squilibri elettrolitici. Paolo Pelini Erbochimico Esperto nella Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali

lunedì 10 agosto 2020

Perché è importante il Microbiota negli Estratti Vegetali:

Perché è importante il Microbiota negli Estratti Vegetali? 



Si sente parlare sempre più spesso del Microbiota  e del l'importanza che questo ha sulla salute umana, ma è importante tener presente anche un'altro Microbiota quello delle Piante Officinali o meglio dell'estratto vegetale!
Questo che andrebbe definito Microbiota Officinale, infatti condiziona secondo nostri studi recenti l'attività molecolare dei singoli componenti del Fitocomplesso e quindi l'azione fitoterapeutica dell' estratto.
Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Controllo Qualità Droghe Vegetali
http://www.paolopelinierbochimico.it

martedì 30 giugno 2020

ACETILAZIONE DEGLI ISTONI UN'ARMA CONTRO IL CANCRO.

ACETILAZIONE DEGLI ISTONI UN'ARMA CONTRO IL CANCRO.
L' Acetilazione delle proteine Istoniche può diventare una ottima strategia di difesa nella lotta al Cancro, favorita anche da sostanze naturali (che non vanno intese come cura o sostituenti della chemio o di altre terapie prescritte dal medico) come la curcuma. Gli istoni sono proteine del nucleo cellulare che contribuiscono a “impacchettare” il Dna in unità definite nucleosomi, una strategia vitale per poter contenere il materiale genetico (cromatina) all’interno del volume cellulare. Una volta trascritti, gli istoni posso subire modifiche nella catena aminoacidica, come l’introduzione di un gruppo acetile (acetilazione) o metile (metilazione) che determinano importanti conseguenze sulla compattezza della cromatina stessa e sull’espressione genica. Con istoni acetilati, la cromatina è meno densa e i geni riescono a codificare. Viceversa, la cromatina si presenta più compatta e i geni rimangono spenti. Le modifiche post-trascrizionali dell'istone possono provocare alterazioni nell'espressione genica senza influenzare la sequenza del Dna e tali variazioni epigenetiche sono in grado di modificare lo sviluppo di diversi tipi di cancro. Alcume molecole di origine vegetale come la Curcumina e la Quercetina possono impedire questi processi di acetilazione delle proteine Istoniche proteggendo dal cancro. Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Botanicals

lunedì 29 giugno 2020

Controllo Qualità Anatomo Morfologico Microscopico Droghe Vegetali

CONTROLLO QUALITÀ ANATOMO MORFOLOGICO MICROSCOPICO DROGHE VEGETALI:
Il Controllo Qualità delle droga vegetale (parte della pianta officinale nella quale è presente il fitocomplesso) non si limita al solo controllo chimico con TLC o altre metodiche, ma passa anche attraverso l'analisi anatomo morfologico  microscopica, attraverso saggi microscopici necessari al raggiungimento di una sicura identificazione e per la distinzione dalle eventuali sofisticazioni o contaminazioni.
Queste tecniche sono importanti per garantire l'assoluta qualità e per garantire la sicurezza.
Paolo Pelini
Erbochimico Valutazione Farmacognostica, Analisi Anatomo Morfologica Microscopica, Controllo Qualità Fitochimico e Microbiologico Botanicals

giovedì 25 giugno 2020

La Vitamina C come anticancerogena?

La Vitamina C come anti cancro? Facciamo chiarezza!

Nei giorni scorsi sono usciti degli articoli su uno studio che afferma che la vitamina C unita a farmaci per immunoterapia darebbe una risposta antitumorale, e questo ha scatenato una rincorsa all'assunzione di dosi massicce di vitamina C.
Ora, non vi è dubbio che la vitamina C abbia un ruolo importante nel potenziamento del sistema immunitario ma per ora i dati in possesso della comunità scientifica non danno alcuna prova che questa sostanza possa avere un azione anticancerogena ma al massimo di coadiuvante accoppiata a farmaci con comprovata azione anticancerogena e immunoterapeutica.
Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Botanicals

giovedì 14 maggio 2020

NICOTINA CONTRO COVID-19

FACCIAMO CHIAREZZA: NICOTINA CONTRO COVID-19

Nei giorni scorsi l’OMS ha lanciato l’allarme sulle dichiarazioni di alcuni scienziati Francesi che asserivano che il fumo potrebbe avere effetti inibitori nei confronti di SARS-CoV -2, mettendo in guardia dai possibili rischi del fumo.
Paolo Pelini















Lo “studio” francese afferma che il fumo e la nicotina possono avere effetti inibitori contro il coronavirus basandosi su dati puramente statistici e asserendo che la nicotina agirebbe sui recettori ACE2 bersaglio del virus nella cellule ospiti di polmone e sistema cardiaco che il virus utilizza come attracco ed ingresso , asserendo inoltre erroneamente che tali recettori sono recettori nicotinamidici.
In realtà tali recettori non sono affatto recettori nicotinamndici e non vi è alcuna prova scientifica che la nicotina possa legarsi ne tanto meno impedire alle proteine pike S del virus di legarsi alle cellule ospiti mediante tali recettori.

Mentre sono molto concreti i rischi e i danni dell’ assunzione del fumo di sigaretta come cancro al polmone, malattie cardiovascolari, enfisemi ecc.

Paolo Pelini
Valutazione Famacognostica Piante Officinali
Roma- Italia