martedì 20 febbraio 2024

Equiseto: attenzione al gemello cattivo

 L' Equiseto nome scientifico Equisetum arvense L. appartiene alla famiglia delle Equisetaceae è una  delle piante più antiche che esistono al giorno d'oggi, le sue proprietà salutistiche sia per l'uomo che per gli animali vanno da:

  • Capacità diuretica (L’assunzione di equiseto aumenta l’eliminazione di acqua da parte dei reni e contribuisce al buon funzionamento dell’apparato urinario);
  • Proprietà antinfiammatorie e astringenti (Può essere utilizzato anche contro diversi tipi di infezioni a carico del sistema urinario e in caso di calcoli);
  • Proprietà remineralizzanti (Favorisce l’accrescimento delle ossa, utile anche in caso di lussazioni o fratture)

Tale pianta però  non va confusa con la specie  Equisetum palustre che al contrario del primo è tossico sia per l'uomo che per gli animali inquanto contiene diversi alcaloidi (nicotina, palustrina, 3-metosiipiridina).

Palustrina  C17H31N3O2Palustrina C17H31N3O2

La Palistrina è  un alcaloide che agisce sui nervi e la muscolatura e provoca avvelenamenti anche gravi non solo negli animali domestici ma anche nell'uomo.

Come sempre ricordo di non effettuare ma il fai da te ne su animali ne sulle persone, ma rivogersi sempre ad esperti.

 

 


Paolo Pelini
Professione
Erbochimico / Naturopata per Animali
Consulenza e Ricerca Controllo Qualità e Valutazione Farmacognostica e Citotossicologica degli Estratti Vegetali di Piante Officinali, Microalghe e Gemmoderivati e Ricerche Microbiota Piante Officinali, Consulenza e Ricerca Naturopatica (Fitoterapica ed Erboristica) per Animali
iscritto nel registro FEENOP numero di Iscrizione  FE233970N
Responsabile Scientifico: Centro di Controllo e Divulgazione Scientifica sulle Sostanze Naturali - CCDSSN
Roma - Italia
Tel:351/0461450

giovedì 1 febbraio 2024

L'azione delle piante officinali sul microbiota

Tutti noi sappiamo quanto il microbiota , il nostro "secondo organismo" è importante anzi indispensabile per la nostra salute e per quella dei nostri animali.



Ma pochi ancora sanno quanto i botanicals e il loro fitocompesso può essere utile per il suo mantenimento e la sua modulazione, infatti

I botanicals interagiscono con il microbiota e i  loro componenti chimici quali ad esempio gli alcaloidi, i terpeni, le poliamine, i polifenoli e i flavonoidi, possono esercitare la loro azione favorevole per l’organismo modulando positivamente l’equilibrio battericoa vari livello, da quello intestinale a quello topico ecc...  oppure intervenendo direttamente in specifici processi molecolari dell’ospite dopo essere stati trasferimente quindi resi attivi o resi maggiormente biodisponibili dai microrganismi intestinali e da enzimi.

 Gli studi sui composti bioattivi sia come singoli che come fitocomplesso dalle piante condotti in vitro e in vivo ad esempio  hanno dimostrato che sia Menta piperita L. sia il Carum carvi sono dotati di attività antimicotica e sono in grado di modulare la composizione del microbiota intestinale, che gli studi degli ultimi anni hanno dimostrato essere alterato in chi soffre di IBS e altri disturbi funzionali intestinali.

Gli oli essenziali di varie specie vegetali sono  potenzialmente utili per migliorare la composizione della microflora endogena, contrastando la crescita di potenziali patobionti e le conseguenti disbiosi intestinali sono risultati essere quelli estratti da Lavandula angustifolia, Trachyspermum copticum e Citrus aurantium var.

Come attività modulatoria è importante sottolineare quella dell’acido caffeico, un polifenolo che ha dimostrato di modulare positivamente il microbiota intestinale quando somministrato in modelli animali di colite, indotta da destrano solfato. In particolare, è stato osservato che l’acido caffeico riduce il rapporto Firmicutes Bacteroidetes, aumentando contemporaneamente la quantità di Akkermansia mucinifila, batterio che utilizza il muco intestinale per il proprio metabolismo. 

Questo batterio e molto importante perché una sua mancanza o deficit è stato associato a varie patologie come il diabete di tipo 1 e 2.


Insomma la ricerca e la sinergia del fitocomplesso dei singoli botanicals e di più miscele può aiutare il microbiota umano ed animale a restare in equilibrio e a migliorare la salute.


Paolo Pelini
Professione
Erbochimico / Naturopata per Animali
Consulenza e Ricerca Controllo Qualità e Valutazione Farmacognostica e Citotossicologica degli Estratti Vegetali di Piante Officinali, Microalghe e Gemmoderivati e Ricerche Microbiota Piante Officinali, Consulenza e Ricerca Naturopatica (Fitoterapica ed Erboristica) per Animali
iscritto nel registro degli Operatori Olistici Professionisti della Federazione Nazionale Operatori Olistici Professionisti FEENOP numero di Iscrizione  FE233970N
Responsabile Scientifico: Centro di Controllo e Divulgazione Scientifica sulle Sostanze Naturali - CCDSSN
Roma - Italia
Tel:351/0461450