lunedì 19 ottobre 2020

Il Ruolo dell' Intelligenza Artificiale nell' Analisi degli Estratti Vegetali


 Il ruolo dell' Informatica nella nostra vita è oramai divenuto imprescindibile e lo sarà sempre di più nei prossimi anni.

Anche il ambito Fitochimico e di Controllo Qualità la Fitochemioinformatica, cioè il connubio uomo-macchina collegato allo studio dei metaboliti degle piante officinali è oramai una strada obbligata con l'avvento delle nuove tecniche computerizzate  di modelli molecolari dei metaboliti, analisi spetroscopiche Computerizzate "Tecnica Spectra", analisi Cromatografiche P-TCLscan e HPTLC ecc...

Ma questa collaborazione tra computer e uomo non deve far pensare ad una sostituzione del secondo da parte della macchina bensi un aiuto che deve essere pero affiancato da personale esperto e specializzato nell'analisi computerizzata e nella interpretazione grafica.

Che ci piaccia o no oramai questa è una strada obbligata che bisogna percorrere non con paura ma con attenzione alle nuove tecnologie per il bene della scienza.

 

Paolo Pelini Erbochimico

Valutazione Frmacognostica, Fitochimica,Fitochemioinformatica Estratti Vegetali 

http://www.paolopelinierbochimico.it 



giovedì 15 ottobre 2020

Azione Antimicrobica del fungo Athelia rolfsii

Uno studio condotto dall' Università di Gadjah Mada iun in Indonesia, dinostra l'attività antimicrobiche di composti isopreniti C5H8  (molecole costitutive dei Terpeni) prodotti da un fungo endofitico Athelia rolfsii (un fungo corticioide della famiglia delle Atheliaceae . È un agente patogeno facoltativo delle piante ed è l'agente eziologico della "peronospora" nei raccolti). isolato dalle foglie di Coleus amboinicus L.

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1b/Leaf_-pani_koorkka.JPG Coleus amboinicus L.    https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEjeDizhm7gYLcuJTxxpXOs5z7d1XINQokwf6lDC6KDZJ8cBLFYN-Ad3J9RmPk6ufVfN_zM3ulu8OzYgxcErxlLl-kA1fzsMuVJ2L7WqSdaTHytxH3LR7TkM7JC4bsyx8CN8aFAKbEF22EpYLqnLtMkYizn39Qg= Fungo al Microscopio: Athelia rolfsii

 

In particolare questi composti isoprenici si sono rilevati efficaci contro:  Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Bacillus subtilis, Salmonella typhi e Staphylococcus mutans.

 


Lo studio dimostra il potenziale antimicrobico dei composti isoprenici isolati da Athelia rolsii e del loro possibile impieco come antibatterici.


Paolo Pelini


Fonti:

https://jppres.com/jppres/pdf/vol8/jppres19.784_8.4.280.pdf?utm_content=buffer75349&utm_medium=social&utm_source=linkedin.com&utm_campaign=buffer

martedì 13 ottobre 2020

Ricerca: Il Microbiota degli Estratti modifica il Fitocomplesso

Paolo Pelini

 Grazie alla Tecnica di Fitochemioinformatica "SPECTRA" sono riuscito a dimostrare ed ho inviato prontamente i miei studi al Ministero della Salute e delle Politiche Agricole che la modifica del Microbiota interno ad un estratto ne modifica il contemuto molecolare. questo studio pubblicato sul Researchgate dimostra l'importanza di effettuare analisi fitochimiche e microbiologiche degli estratti prima e dopo la sterilizzazione per controllare la qualità del prodotto estratto.


 

Ulteriori studi sono in corso per stabilire quali molecole siano interessate, se solo quelle dell'estratto o anche i cataboliti dello stesso microbiota! 

Tutto questo per garantire la sicurezza della salute pubbica.


Paolo Pelini

Erbochimico - Farmacognostica e Controllo Qualirtà Fitochimico, Microbiologico Estratti Vegetali


mercoledì 7 ottobre 2020

L'acido ursolico (UA)


L'acido ursolico (UA) C30H48O è un triterpenoide pentaciclico presente in molte piante, tra cui rosmarino, origano, timo, lavanda, scorza di mela, frutti di bosco e basilico santo.  

UA ha un immenso potenziale terapeutico grazie alle sue proprietà analgesiche, antidiabetiche, antiaterosclerotiche, antinfiammatorie e antitumorali.  Ha un potenziale significativo per il trattamento della sclerosi multipla, rendendolo un composto di interesse per la ricerca.  Favorisce la maturazione degli oligodendrociti e coadiuva la riparazione della mielina associata al sistema nervoso centrale.

Paolo Pelini Erbochimico Esperto di Farmacognostica e Controllo Qualità Fitochimico e Microbiologico Estratti Vegetali 

giovedì 1 ottobre 2020

La Piperina

 La piperina è un alcaloide, presente in elevate concentrazioni Piperina nello strato esterno del frutto del pepe nero, Piper nigrum.



 Le sue concentrazioni possono variare dal 5 all'8%. È incolore ed è la responsabile dell'effetto piccante. Possiede varie proprietà tra cui:

 antiossidanti, 

anticonvulsive, 

anticancerogene, 

antimicotiche, 

neuroprotettive, 

antiparassitarie, 

termogeniche, 

aumenta la salivazione, 

riduce i tempi di transito intestinali, 

stimola la pigmentazione.