mercoledì 30 settembre 2020

L' ANGOLO DELLA RICERCA

 







Ho deciso di inaugurare nel mio blog questa "rubrica" dove pubblicherò di tanto in tanto alcune mie ricerche e lavori che svolgo il mio laboratorio!

Oggi per innaugurala vi postero lo spettro molecolare di Indigofera tinctoria L. Con una tecnica spettrale da me mesa a punto e in fase di perfezionamento.

Spettro Molecolare Indigofera tinctoria L di Paolo Pelini con Scanspectralchemical

Spettro Molecolare Indigofera tinctoria L di Paolo Pelini con Scanspentralchemical

Con questa metodica si può stabilire lo spettro di una sostanza utile per valutare la composizione avendo gli standard di riferimento di un estratto vegetale. 

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica 

domenica 27 settembre 2020

L' Olio essenziale di Achillea biebersteinii inibisce il biofilm di Staphylococcus aureus

 Achillea è un genere di piante dicotiledoni della famiglia delle Asteracee. 

In particolare è stato visto che l'olio essenziale della specie Achillea biebersteinii possiede attività antibatterica e antibiofilm! 

NMR Olio Essenziale di Achillea biebersteinii


In questo studio L'olio essenziale di Achillea biebersteinii ha mostrato una buona attività contro tutti i batteri testati.  I valori MIC erano compresi tra 0,125 e 1 mg / mL mentre i valori MBIC erano compresi tra 0,125 e 4 mg / mL.  Il meccanismo d'azione dell'olio essenziale di Achillea biebersteinii è correlato a un forte aumento della permeabilità di membrana dei materiali assorbenti a 260 nm e degli ioni di potassio dalla membrana cellulare.  L'olio essenziale di Achillea biebersteinii è stato in grado di inibire la formazione del biofilm dello Staphylococcus aureus resistente alla meticillina. 

L'olio essenziale di biebersteinii ha il potenziale per essere utilizzato come un efficace agente antibatterico e antibiofilm che funziona alterando la permeabilità della membrana cellulare con conseguente morte cellulare.

sabato 26 settembre 2020

Pelini : ARTEMISINA CONTRO COVID? HO I MIEI DUBBI!

 

ARTEMISINA CONTRO COVID? HO I MIEI DUBBI!
" Il presidente del Madagascar Andry Rajoelina promuove la controversa bevanda a base di Artemisia (chiamata Covid-Organics o CVO) contro il coronavirus da diverso tempo, e nonostante lo scetticismo della comunità scientifica internazionale da aprile di quest'anno ha iniziato a distribuirla alla popolazione."




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Continuo ad avere seri dubbi (vi rimando al Link a fine articolo) sulla possibile efficacia della Artemisina molecola estratta dalla Artemisia annua L. per quanto riguarda l'azione antivirale contro il coronavirus Sars-Cov-2, questo perchè a mio avviso la struttura della molecola 'Artemisina non gli consente di legarsi in maniera efficace ai siti di legame delle proteine Spike del virus.

https://www.unisr.it/mediaObject/unisr/ricerca/blog/Immagini/SPIKE_COVER/resolutions/res-l992x10000/SPIKE_COVER.jpgProteina Spike Sars-Cov-2 Artemisinin - 3D - Stick Model.png
Arteminina
 
 Link Studio e Modello Chemioinformatico che ho realizzato:
 
Paolo Pelini Erbochimico Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica
http://www.paolopelinierbochimico.it

giovedì 24 settembre 2020

La Mitrafillina

La Mitrafillina (MTP) appartiene alla classe di alcaloidi ossiindolici pentaciclici isolati dalle cortecce di Uncaria tomentosa L . 



 Presenta proprietà antitumorali, antigenotossiche, antiossidanti e linfociti.  Gli effetti benefici del MTP includono il trattamento di artrite, malattie cardiache, cancro e diverse malattie infiammatorie.

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica 

Influenza e Covid l'importanza di vaccinarsi







Quest'anno più che mai siamo costretti a combattere non solo contro la classica influenza A ma anche contro un altro nemico il Covid-19.

Questo perché i due virus manifestano una sintomatologia molto simile e avendo lo stesso metodo di trasmissione è molto difficile discriminare I due tipi di virus!

E per questo motivo è importante fare chiarezza su alcuni rimedi che non hanno alcuna efficacia sulla classica influenza né tantomeno sul covid, 

Ma che stanno girando su internet!

Uno fra tutti è il rimedio omeopatico Oscillococcinum un rimedio ci tengo a precisare fin da subito del tutto inefficace al pari di acqua e zucchero, che nonostante le ormai evidenze scientifiche viene ancora commercializzato.

Questo prodotto si basa su l'estratto di cuore di anatra che conterrebbe un batterio l'oscillococcinum,  termine creato nel 1925 dal fisiologo francese Joseph Roy durante l'influenza spagnola il quale aveva a suo dire poi rivelatosi un Artefatto (errore di preparazione al microscopio del vetrino) scoperto la presenza di alcuni corpuscoli che vibravano poi rivelatesi bollicine d'aria nel sangue dei pazienti affetti da influenza e successivamente anche nel cuore di anatre e aveva collegato questi pseudo batteri all'influenza.

Oggi ben sappiamo che l'influenza è causata da un virus, ma purtroppo gira ancora questo rimedio omeopatico che ovviamente non porta alcun beneficio non solo perché gli pseudo batteri l'oscillococcinum non esistono ma oltretutto essendo omeopatico è diluito in una maniera tale che all'interno delle boccette vi resta semplicemente acqua! 

Ma in momenti del genere come quelli che stiamo attraversando nel quale dobbiamo essere ben sicuri di poter discriminare l'influenza dal covid e l'unico modo sicuro per poter discriminare i due virus è  il vaccino contro l'influenza. 

martedì 22 settembre 2020

I FLAVONI CONTRO COVID-19?


 Nei giorni scorsi è uscito da parte del CNR uno studio di chemioinformatica che si basa sull'utilizzo del computer per costruire modelli grafici delle proteine virali Sars-Cov-2 e utilizzarli per trovare molecole atte a fermare l'infezione.

Come ormai è di dominio pubblico è stato pubblicato uno studio sulla  la quercetina come molecola adatta a legarsi ai  due siti attivi della proteina 3cl proteasi del virus, una delle proteine responsabili della replicazione del virus, e si è visto che la quercetina riesce a legarsi perfettamente al sito attivo bloccando così gli effetti della proteasi e quindi il virus.

In realtà Pare che questa azione senza assolutamente sminuire la ricerca condotta è comune a molti Flavoni in quanto avendo uno scheletro molecolare in comune quello del flavone molte molecole nella stessa classe quali appunto quercetina, naringenina ed altre pare possano svolgere la medesima azione.

 Flavone Flavone

Questo ci potrebbe aprire la strada a tutta una serie di cluster molecolari derivati dal flavone che se confermata la loro azione di inibizione della 3cl proteasi potrebbero aiutarci contro Sars-Cov-2.

 QuercetinaQuercetina  3,3',4',5,7-pentaidrossiflavone 

 

 Narigenina 

Naringenina 5,7-diidrossi-2-(4-idrossifenil)croman-4-one

Link Quercetina e Narigenina contro Covid-19:

 NARINGENINA

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/ptr.6781

QUERCETINA

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0141813020339970?via%3Dihub&fbclid=IwAR1KLqa4PIUjCyTexC49X2nej9HkzKDJ214-tbgjaog7SHY4yRvHHimd23U

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica 

lunedì 21 settembre 2020

BIFIDOBACTERIUM LONGUM CONTRO COVID-19? MA ANCHE NO!

 BIFIDOBACTERIUM LONGUM CONTRO COVID-19? MA ANCHE NO! 







A proposito dell'articolo uscito
in questi giorni su internet e su alcuni giornali riguardo la possibilità del bifidobacterium longum ( un batterio presente nella nostra flora batterica intestinale) di poter bloccare la cascata Ipercitochinica causata da Covid-19. 

Tramite la proteina fn3 che dovrebbe  bloccare le citochine, Vi è da dire che esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che tale proteina blocca in realtà solo tumor necrosis Factor Alpha (TNFalfa) e non altri tipi di citochine, 

Rendendolo di fatto inutilizzabile contro Sars-Cov-2. 

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica 


giovedì 17 settembre 2020

Bromelina anti infiammatorio per uso topico

 


 La Bromelina, una sostanza o meglio un enzima proteolitico, cioè in grado di degradare le proteine scindendo gli aminoacidi che le costituiscono. 

Contenuta nell’estratto di Ananas (Ananas comosus) impiegata in campo fitoterapico soprattutto per le sue proprietà anti infiammatorie. È stata introdotta come sostanza terapeutica nel 1957.

In particolare la Bromelina è efficace come anti infiammatorio per uso topico.

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Controllo Qualità Estratti Vegetali 

lunedì 14 settembre 2020

La Resistenza agli Antibiotici e la Ricerca sulle Molecole Naturali come Arma.


l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dichiarando che entro il 2050 la resistenza dei batteri agli antibiotici potrebbe arrivare a provocare fino a 350 milioni di morti.

L’utilizzo spropositato e scorretto degli antibiotici sta conducendo al propagarsi di batteri resistenti e non più neutralizzabili da parte di diversi antibiotici. Questi microrganismi, che vengono anche indicati come ‘superbatteri‘, sono resistenti a diverse classi di antibiotici.
L’utilizzo scorretto degli antibiotici, in dosi non adeguate, in situazioni non necessarie, o anche la mancanza del completamento del trattamento, permette una selezione dei ceppi batterici resistenti (cioè che possiedono una resistenza agli antibiotici innata dovuta a varie mutazioni casuali nelle generazioni precedenti), dando loro maggiori probabilità di moltiplicarsi.
Come si contrasta tutto ciò? investendo in molecole o pool di molecole quelle naturali di origine vegetale verso le quali i batteri non abbiano sviluppato resistenza, inquanto non venuti mai in contatto con esse! 
E che non distruggano l'equilibrio tra batteri o meglio tra il microbiota naturale dell'organo interessato e i batteri patogeni cosi da non rendere questi ultimi in sovrannumero e soprattuto non permettere la selezione di batteri resistenti alle molecole antibiotiche. queste molecole inoltre volgerebbeto una azione che al contrario di quelle di sintesi stimolano le normali azioni difensive del sistema immunitario e che possono essere di supporto a quelle di sintesi che dovrebbero essere prese in extrema ratio onde evitare la selezione di batteri ad esse resistenti, infine vi è da dire che le piante potrebbero essere stimolate a produrre molecole ad azione antibatterica con l'utilizzo di batteri come da studi che sto conducendo.
Paolo Pelini Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali e Microbiotica
http://www.paolopelinierbochimico.it


sabato 12 settembre 2020

La reserpina attenua la formazione di biofilm e la virulenza dello Staphylococcus aureus

 

La reserpina attenua la formazione di biofilm e la virulenza dello Staphylococcus aureus.

 
 
La reserpina è un alcaloide iridolico, cioè un alcaloide con una struttura base della molecola indolo, nella quale il doppietto dell'azoto è impegnato nella struttura aromatica e quindi privo di reale basicità (caratteristica principale degli alcalioidi grazie alla presenza del azoto nell'anello aromatico).
Sono alcaloidi che derivano a livello biosintetico dal triptofano.
 

 
La Reserpina riduce l'attività del sistema nervoso, rallentando così il battito cardiaco e rilassando i vasi sanguigni.
Per farlo inibisce il recupero della noradrenalina a livello delle sinapsi sia nel sistema nervoso centrale che nel sistema nervoso periferico, questa molecola fu fu isolata nella radice essiccata della Rauwolfia serpentina, pianta nota come Sarpaganda.
Questo studio pare indicare la sua azione nel limitare la formazione di Biofilm ad opera di Staphylococcus aureus https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S088240101930909X
Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali

L'ECHINACEA

L'ECHINACEA :
Echinacea angustifolia è una specie di pianta erbacea, da fiore e perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae .
Echinacea angustifolia è inoltre particolarmente conosciuta al giorno d’oggi per la sua attività antiossidante.

La molecola più importante del fitocomesso di Echinacea  è il fenilpropanoide Echinacoside.

L’Echinacoside è un composto del metabolismo secondario prodotto dalla pianta per difesa nei confronti di agenti patogeni; è un glicoside naturale dell’acido caffeico che consiste di un trisaccaride formato da due molecole di glucosio e da una di ramnosio.
Gli effetti della molecola Echinacoside sono:
Stimolazione del Sistema immunitario, azione contro le infezioni delle alte vie respiratorie, antiossidante ecc..

mercoledì 9 settembre 2020

Il Microbiota del Neem possiede le medesime proprietà della Pianta?

 Il Microbiota del Neem possiede le medesime proprietà della Pianta?

Paolo Pelini

 

 

 

 

 

 

 

 Paolo Pelini

 

 

 

Il Neem (Azardirachta indica) è riconosciuto come una pianta medicinale ben nota per le sue proprietà 

antibatteriche, antimalariche, antivirali e antimicotiche, dovute ad una molecola presente nel fitocomplesso azadiractina C35H44O16 (fig.1 Cromatografia su Strato Sottile TLC)  una molecola del genere limonoide , 
 La quale  struttura di base è composta da vari anelli esatomici e un anello furanico di natura triterpenica altamente ossigenata, ovvero come triterpeni che hanno subito una forte degradazione ossidativa, chiamati tetranortriterpeni.
Cromatografia su Strato Sottile TLC Neem di Paolo PeliniCromatografia su Strato Sottile TLC Neem di Paolo Pelini

 
L'attivita antibatterrica del Neem è stata dimostrata inparticolare contro  
Pseudomonas fluorescens,Carnobacterium maltaromaticum,Lactobacillus curvatus,
 Lactobacillus sakei e Escherichia coli,
 interrompendo l'integrità della membrana cellulare batterica.
 inoltre il Neem ha dimostrato attività anti virale contro ad'esempio Herpes simplix HSV-1.
 Nonostante l'uso del Neem in varie applicazioni biomediche,
 mancano ancora gli studi di tossicità sulle cellule umane.
 Il Neem ha mostrato infatti una diminuzione della vitalità cellulare nei linfociti umani dopo 24 ore di esposizione ed  a concentrazioni inferiori (0,7–1 mg / mL) risulta non tossico mentre è tossico a concentrazioni più elevate (1,2–2 mg / mL).
 Lo stress ossidativo indotto dal Neem è evidenziato dall'esaurimento dei livelli di catalasi,
 SOD e GSH nei linfociti umani. Neem ha mostrato un danno al DNA nei linfociti umani.
 Uno Studio ha dimostrato che gli endofiti ( microbiota della piante) ciòè i microrganismi che persistono all'interno o tra i tessuti delle piante senza causare alcun effetto negativo sulla crescita e lo sviluppo della pianta, 
 si sono evoluti reciprocamente con la pianta del Neem  e sono stati segnalati per produrre metaboliti secondari simili a quelli della pianta ospite.
361 funghi e 80 endofiti batterici sono stati isolati da varie parti della pianta di neem,
 tra cui foglie, fiori, semi, corteccia, corteccia e radice 
 ed è stato scoperto che questi microbi producono tre metaboliti del Neem come epossidico / idrossiazadiradione, nimbina e salanina. 
Questi batteri endofiti possono avere grandi potenziali applicazioni in agricoltura, medicina e bioenergia 
E per tale ragione andrebbero valutate le loro potenziali proprietà antibatteriche e antivirali similari a quelle della pianta ospite.
 Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica e Controllo Qualità Fitochimico e Microbiologico
 Estratti Vegetali
 
Riferimenti Studio:
 

Neem Microbiome

  • Authors
  • Authors and affiliations
  • Varalaxmi B. Agasimundin
  • Kannan Rangiah
  • Ambardar Sheetal
  • Malali Gowda
  • Varalaxmi B. Agasimundin
  • Kannan Rangiah
  • Ambardar Sheetal
  • Malali Gowda
  1. 1.Centre for Functional Genomics and BioinformaticsTransDisciplinary UniversityBengaluruIndia
  2. 2.Centre for Cellular and Molecular PlatformsBengaluruIndia
 
 
 

martedì 8 settembre 2020

Che cos'è la Lattoferrina?

La lattoferrina è una glicoproteina capace di attrarre lo ione ferrico (Fe3+) impedendo così il danno prodotto dai radicali tossici dell'ossigeno e diminuire la disponibilità di ioni ferrici per i microrganismi ferro-dipendenti quali batteri Gram-Negativi che invadono l'ospite. È considerata uno tra i più importanti fattori dell'immunità naturale non anticorpale. È presente nel latte materno, nelle mucose e nei granuli dei neutrofili insieme ad altri fattori quali il lisozima e la lattoperossidasi.

La lattoferrina inoltre inibisce sia direttamente che indirettamente i diversi virus che causano malattie nell’uomo. Inibisce direttamente l’infezione virale legandosi ai siti dei recettori virali e/o agli eparansolfati delle cellule dell’ospite impedendo in tal modo che il virus infetti le cellule  inoltre, aumenta la risposta immunitaria sistemica all’invasione virale.

Paolo Pelini Erbochimico Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali 

lunedì 7 settembre 2020

ECHINACEA

 L'ECHINACEA :

Echinacea angustifolia è una specie di pianta erbacea, da fiore e perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae .

Echinacea angustifolia è inoltre particolarmente conosciuta al giorno d’oggi per la sua attività antiossidante.


La molecola più importante del fitocomesso di Echinacea  è il fenilpropanoide Echinacoside.


L’Echinacoside è un composto del metabolismo secondario prodotto dalla pianta per difesa nei confronti di agenti patogeni; è un glicoside naturale dell’acido caffeico che consiste di un trisaccaride formato da due molecole di glucosio e da una di ramnosio.

Gli effetti della molecola Echinacoside sono:

Stimolazione del Sistema immunitario, azione contro le infezioni delle alte vie respiratorie, antiossidante ecc..

giovedì 3 settembre 2020

La Quercetina contro Covid

Uno studio pubblicato recentemente in Italia ha dimostrato che la quercetina una molecola di origine naturale possiede una azione di inibizione contro SARS-COV-2. 
La quercetina funge da inibitore specifico per il virus responsabile del Covid19, mostrando un effetto destabilizzante sulla Proteina Enzimatica 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus.
 

Ma che cos'è  la Quercetina?


La quercetina C15H10O7 è un flavonolo cioè una molecola appartenente alla famiglia dei flavonoidi un gruppo di molecole organiche costituite da gruppi OH nell'anello benzenico. 
I flavonoli sono molecole formate da una struttura base 
Il 3-idrossiflavone formata cioè da
uno scheletro C15 di atomi di carbonio composto da due anelli aromatici ed uno eterociclico.
La quercetina possiede numerose attività anti cancerogeni, anti infiammatorie e anti ossidative.
 È isolabile da numerose specie vegetali tra cui: ippocastanocalendulabiancospinocamomillaiperico. 
Paolo Pelini Erbochimico
Valutazione Farmacognostica Estratti Vegetali