martedì 26 ottobre 2021

Una Ricerca su Saccharomyces può salvare le Piante Antrachinoniche

 

Ricerca su Saccharomyces può salvare le Piante Antrachinoniche
 

 

Il lievito di birra ( Saccharomyces cerevisiae), è un organismo unicellulare il cui Dna, ha molte analogie con le cellule di mammifero. Per questo è un ottimo modello di laboratorio, per effettuare una molteplicità di esperimenti nel campo della biomedicina e poter far luce su diversi meccanismi cellulari umani.

Prendendo proprio a modello questo microrganismo, siamo riusciti a dimostrare il diverso meccanismo d'azione di singole molecole di Idrossiantraceni rispetto all'intero fitocomplesso ( l'intero pool di molecole della droga vegetale utilizzata) di un estratto di piante del genere Aloe, queste molecole derivano dall antracene molecola planare che fa parte degli idrocarburi policiclici aromatici Ipa e considerata potenzialmente cancerogena proprio per la sua forma in grado di intercalarsi al Dna e provocare mutazioni tali da sviluppare formazioni cancerogene!

Il nostro studio pubblicato sul sito Zenodo e OpenAire gestito dal CERN, ha dimostrato che singole molecole di Aloina e Aloe Emodina possono provocare una alterazione in Saccharomyces nell'attività nucleare che si tramuta in una attività mitotica molto più marcata rispetto a cellule di controllo.

Di contro in Saccharomyces dove le cellule sono state esposte all'intero fitocomplesso, l'attività mitotica era pressoché normale o stazionaria!

Questo sta a dimostrare che le molecole in piante antrachinoniche come Aloe, Cascara,Senna, Rabarbaro si influenzano e manifestano proprietà biochimiche diverse se si vengono a trovare isolate o nell'estratto!

ulteriori studi con questo microrganismo potrebbe spiegare molti risolvere molti dubbi di presunti effetti tossici di vari estratti vegetali non che spiegare vari meccanismi di formazione di processi cancerogeni e genotossici.

Paolo Pelini

Professione

Erbochimico

Ricerca Farmacognostica e Citotossicologica Estratti Vegetali

Cytotoxicology Research Italy Ricerca Citotossicologica Microbiologica Estratti Vegetali

Roma

paolo.pelini@gmail.com

http://www.paolopelinierbochimico.it

domenica 17 ottobre 2021

LE SINGOLE MOLECOLE DI IDROSSIANTRACENI MODIFICANO L'ATTIVITA' CELLULARE

 


Il Nostro studio (Study of morphological alterations of the nucleus of cancer cells by aloe emodin and hydroxyanthracene derivatives) pubblicato sul portale europeo patrocinato dal Cern di Ginevra OpenAire , ha dimostrato come singole molecole di Aloe Emodina e Aloina possano indurre modificazioni cellulari atte allo sviluppo di possibili formazione neoplastiche, in particolare lo studio si è soffermato sulla modificazione del compartimento nucleare del modello cellulare biologico utilizzato Saccharomyces cerevisiae che ha rilevato una forte modificazione e attività nucleare dello stesso.
Inoltre, seguito della provocata alterazione dell'attività nucleare fig.1 delle cellule messe in contatto con singole Molecole di Aloina e Aloe Emodina al microscopio, si evidenziano stati di maggiore aggregazione cellulare rispetto a campioni non venuti in contatto con le molecole idrossiantracenici  e una maggior dimensione cellulare dovuta dallo stato di iperattività nucleare del nucleo cellulare
Tale attività di contro veniva mitigata se veniva utilizzato come agente citotossico l'intero fitocomplesso, questo per la reciproca interazione tra le varie molecole dello stesso presenti nella pianta di Aloe.

Paolo Pelini
Professione
Erbochimico
Consulenza e Ricerca Controllo Qualità e Valutazione Farmacognostica degli Estratti Vegetali di Piante Officinali
Studio Erbochimico di Consulenza Scientifica e Ricerca Pelini
Fondatore e Responsabile Scientifico Cytotoxicology Research Italy - Portale di Controllo e Ricerca Scientifica  Citotossicologia Estratti Vegetali
Roma - Italia
E-mail: paolo.pelini@gmail.com
http://www.paolopelinierbochimico.it

lunedì 4 ottobre 2021

Paolo Pelini: l' UE con i suoi continui divieti sugli estratti naturali sta esaggerando

Noto da parte dell'europa, un atteggiamento ostile nei confronti degli estratti vegetali del tutto ingiustificato dal punto di vista scientifico e addirittura dannoso per la salute umana ma non solo. Forse l'europa non sa o fa finta di non sapere che molti rimedi naturali stanno dando ottime risposte scientifiche contro la farmacoresistenza batterica e parassitaria in generale per non parlare degli studi positivi di alcune molecole naturali contro il cancro!
L'europa invece si ostina a considerare senza prove serie scientifiche a supporto alcune di questi composti pericolosi o cancerogeni, mi riferisco alle più recenti decisioni e ad altre che pare vorrà prendere a breve nei confronti ad esempio dei componenti delle piante antrachinoniche (Aloe,Cascara,Senna,Rabarbaro) i derivati idrossiantracenici che sono stati banditi dall'europa se in quantità pari o superiore a 1% negli estratti perchè presumibilmente cancerogeni e genotossici a fronte di un solo studio positivo in tal senso e molti altri dubbi, senza contare il nostro studio in vitro che è stato inviato in commissione europea oltre che alla commissione del senato per le politiche europee e ai ministeri della salute e delle politiche agricole , forestali MIPAAF dove tra l'altro sono stato ascoltato dai funzionari dello stesso ministero che smentisce quanto sostenuto dall'europa sulla cancerogenicità delle piante antrachinoniche. Ma come se ciò non bastasse a creare una ingiustificata confusione nell'opinione pubblica, ora UE tenta di mettere al bando anche L'olio essenziale di Lavanda accusando anch'esso di essere potenzialmente tossico, anche qui la questione è facilmente smentibile in quanto La citotossicità dell'acetato di linalile, uno dei principali componenti dell'olio essenziale di lavanda , presente nel 51%, come molecola pura può avere si effetti citotossici ma se preso come fitocomplesso ciò è l'insieme delle molecole presenti nell'olio essenziale , ha una scarsa azione citotossica, ciò è dovuto all'interazione tra le molecole e la reciproca influenza che si verifica nel Fitocomplesso, ecco perché per quanto riguarda le sostanze vegetali non si dovrebbe giudicare la tossicità prendendo in esame la singola molecola! Questo concetto dovrebbe valere per tutti gli studi di citotossicità che riguardino i botanicals. Per arrivare in ultimo ad accusare anche il riso rosso fermentato in particolare la monacolina k di vari effetti avversi registrati in alcuni integratori dall'aprile 2002 a settembre 2015 su un totale di 1261 segnalazione solo 1 caso risulta accertato mentre 49 probabili, ma tale studio non ha tenuto conto della composizione dei singoli integratori! siamo sicuri che dentro questi c'era solo riso rosso fermentato? Va fatta chiarezza scientifica sull l'intera faccenda. Paolo Pelini Erbochimico Ricerca FARmacognostica e Citotossicologica Estratti Vegetali Studio di Consulenza e Ricerca Erbochimico Pelini Roma - Italia http://www.paolopelinierbochimico.it