Dopo input della Norvegia, della Svezia e della Danimarca
L'Unione Europea ha sollevato in dubbio che alcuni composti del tè verde come (-)-
epigallocatechina-3-gallato (EGCG) possano avere azione epatotossica se non addirittura cancerogena se assunti in un quantitativo superiore a 800mg ma studi recenti in vitro hanno dimostrato una efficacia di questo stesso composto nella rottura delle fibre tau che provocano l' Alzheimer oltre che ad una buona azione anticancerogena.
Che facciamo? Ignoriamo il potenziale farmacologico delle catechine e l'interesse di queste ricerche? per dare retta alle fesserie della Norvegia e dell'Europa?? O facciamo vera ricerca scientifica?
ll processo di metabolizazzione e di farmacodinamica del L'epigallocatechina gallato EGCG se vogliamo considerare erroneamente come fanno le agenzie di controllo Europee in singolo composti del tè verde e più generale delle piante officinali non è affatto semplice, infatti Oltre alle interessamento degli enzimi prodotti dal nostro organismo di ossidazione coniugazione eccetera va considerata anche l'azione del microbiota cioè dei batteri presenti a livello intestinale che hanno un'azione importante nella degradazione e biotrasformazione della molecola.
Ma come ho sempre detto prendere in considerazione in un contesto di più sostanze naturali presenti in un estratto una singola molecola significa estrapolarla dalla realtà biochimica in cui si trova Infatti bisogna considerare anche altre molecole presenti nel tè verde che possono influenzare il risultato finale del processo metabolomico o semplicemente l'azione finale della molecola EGCG accusata non si capisce perché solo negli integratori di epatotossicità.
Paolo Pelini
Professione
Erbochimico
Ricerca Valutazione Farmacognostica e Citotossicologica su Estratti Vegetali di Piante Officinali
Roma - Italy
Email: paolo.pelini@gmail.com
http://www. paolopelinierbochimico.it
Erbochimico
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http://www.