lunedì 10 luglio 2023

La Meristemoterapia: nuova frontiera nella cura dell' uomo e dell'animale!

 La Gemmoterapia o Meristemoterapia utilizza l'impiego di gemme o altri tessuti giovani vegetali "meristematici" come strumenti terapeutici o di riequilibrio fisiologico.




 

MA CHE COSE' UN GEMMODERIVATO?

Se bene oggi sempre più persone utilizzano i gemmoderivati, la cattiva informazione dellata da operatori non preparati porta molta troppa confusione sull'argomento rischiando di fare solo danno!

I gemmoderivati sono prodotti di tipologia terapeutico-salutistica che presentano caratteristiche  uniche, infatti addiferenza degli altri prodotti a base vegetale, essi utilizzano droghe che contengono tessuti meristematici.

 

IL PROBLEMA DELLA CONOSCENZA DEL FITOCOMPLESSO:

Molti operatori oggi si destreggiano nel consigliare "cure" con gemmoderivati sia per l'uomo  sia per gli animali da affezione  esaltando le varie proprietà delle singole miscele o singoli estratti ma dimenticano o non hanno la conoscenza base della reale composizione degli stessi!

Ciò oltre a provocare un errore e scarsi risultati terapeutici o fisiologici può provocare gravi interazioni.

la fitochimica  e il saper valutare la composizione di una droga sono alla base di una buona riuscità della terapia, la chimica infatti gioca un ruolo decisivo in tutto ciò.

 

Sicuramente  l'identificazione delle molecole che costituiscono il DNA della DROGA VEGETALE LO SI DEVE ALL'AVVENTO DELLA CROMATOGRAFIA O MEGLIO DELLE VARIE TECNICHE CROMATOGRAFICHE MESSE OGGI IN CAMPO DALLA TLC PASSANDO PER ALTRE TECNICHE COME HPLC,HPTLC E ALLA TECNICA DI VISUALIZZAZIONE SPECTRA PP. Senza di esse infatti non saremo mai riusciti per certo e in modo relativamente semplice a identificare il fingerprinting cioè il patrimonio molecolare delle droghe dei gemmoderivati come per altro delle altre droghe vegetali usate in fitoterapia, cosmetica, ecc...  

 Ma  entrando nello specifico di quali tessuti vengono utilizzati per i gemmoderivati dobbiamo  parlare dei meristemi o meglio dei tessuti meristematici, per capirci le cellule staminali delle piante!

Nelle piante i tessuti meristematici sono formati da cellule totipotenti indifferenziate (ovvero che possono riprodurre l'intero organismo di cui fanno parte) presenti sopratutto nelle zone apicali e nelle gemme.



La cellula meristematica si divide  per mitosi in due cellule, delle quali una mantiene lo stato indifferenziato di cellule meristematica mentre l'altra va incontro alla specializzazione

I meristemi si possono dividere in PRIMARI e SECONDARI; Dove i primi derivano direttamente dall'embrione e sono responsabili della struttura della pianta, mentre dai secondi deriva la riproduzione e la struttura secondaria, in altre parole i meristemi secondari derivano da cellule adulte già sviluppate  ma che in un secondo tempo riacquisiscono la capacità di dividersi capacità che avevano perduto con la specializzazione.

Spiegato e preso atto di quali cellule e tessuti interessano la gemmoterapia o meristemoterapia, c'è da dire che questa branca della fitoterapia risulta forse ancor più efficace a livello fisiologico della classica fitoterapia.

Gli studi in realtà sono ancora pochi e questo post vuole essere sono una presentazione di questa straordinaria branca, gli studi che stiamo conducendo su questo tema a livello di struttura biologica, chimica ecc.. oltre che di consulto ci danno ragione.

 

 

 


Paolo Pelini

Professione

Erbochimico

Consulenza e Ricerca Controllo Qualità e Valutazione Farmacognostica e Citotossicologica degli Estratti Vegetali di Piante Officinali, Microalghe e Gemmoderivati e Ricerche Microbiota Piante Officinali

Roma - Italia

E-mail: paolo.pelini@gmail.com

http://www.paolopelinierbochimico.it

CV: https://dmhomes.academia.edu/PaoloPelini/CurriculumVitae


sabato 8 luglio 2023

Le Proprietà del Ribes Nigrum

Il Ribes nero o  Ribes nigrum: è un arbusto appartenente alla famiglia delle Grossulariaceae e caratterizzato dalla produzione di bacche commestibili; è originario delle zone temperate dell’Europa centrale e settentrionale e dell’Asia settentrionale, dove predilige i terreni umidi e fertili.
Ribes nero (Ribes Nigrum L.) – Dott. C. Cagnola
Ribes nigrum

 

La droga  è costituita dalle foglie, dalle gemme e dai giovani germogli, e dai frutti.

 

Cromatografia su Strato Sottole TLC  di Ribes nigrum by Paolo Pelini


 
    Spettrofotometria Uv-Vis Ribes nigrum by Paolo Pelini

Nell'Uomo le foglie e i germogli contengono antocianosidi, terpeni, polifenoli, flavonoidi, olio essenziale, vitamina C, tannini, dalle proprietà diuretiche, leggermente ipotensivanti, depurative, astringenti, antireumatiche, deuricemizzanti, che contribuiscono a diminuire nell'organismo la quantità di purine e acidi urici in eccesso che possono causare la gotta e dolori artrosici, oltre a indurre calcolosi renale.

Il gemmoderivato di Ribes nigrum svolge una azione antinfiammatoria, antidolorifica, immunostimolante, antistaminica e antiallergica.

Gli antocianosidi e i flavonoidi hanno una azione immunomodulante.

Negli animali le foglie e le gemme ricche di antociamosidi e flavonoidi stimolano  le naturali funzioni fisiologiche con un'azione immunostimolante, antiallergica, antivirale e antinfiammatoria definita cortisono-simile, per lo stimolo esercitato a livello del cortico-surrene, senza tuttavia le controindicazioni del cortisone di sintesi. Queste piante sono consigliate per cani, gatti, canarini, pappagalli e uccelli esotici, conigli e roditori. 

 


 
Paolo Pelini

Professione

Erbochimico

Consulenza e Ricerca Controllo Qualità e Valutazione Farmacognostica e Citotossicologica degli Estratti Vegetali di Piante Officinali, Microalghe e Gemmoderivati e Ricerche Microbiota Piante Officinali

Roma - Italia

E-mail: paolo.pelini@gmail.com

http://www.paolopelinierbochimico.it

CV: https://dmhomes.academia.edu/PaoloPelini/CurriculumVitae

venerdì 7 luglio 2023

PARASSITOLOGIA: Rimedi Naturali contro L'Echinococco

L'Echinococco (Echinococcus granulosus) agente eziologico dell'echinococcosi cistica, una  tenia,un verme piatto parassita, di aspetto nastriforme, in grado di vivere anche nell'intestino umano, che svolge lo stadio di adulto nel cane (ospite definitivo), e lo stadio larvale in diversi mammiferi domestici (bovini, suini, ovini) nei quali si incista. Anche l'uomo può contrarre il parassita. 

 Echinococcus granulosus - Wikipedia

Come detto precedentemente questo parassita può acidentalmente interessare anche l'uomo con lo sviluppo di  una patologia detta L'echinococcosi cistica (o idatidosi cistica) una antropo-zoonosi che può essere molto pericolosa per l'uomo in base alla localizzazione delle stesse possono subentrare varie reazioni avverse come ad esempio La rottura della cisti in cavità sierosa (peritoneale, pleurica) può dare disseminazione secondaria dei protoscolici, che, dove si localizzano, formano altre cisti idatidee; la rottura nelle vie biliari può dare colangite e ostruzione biliare; la rottura nelle vene sovraepatiche può dare localizzazione polmonare secondaria; la rottura nei bronchi può dare emottisi o una vera e propria vomica con emissione del contenuto della cisti all'esterno; la rottura delle cisti nel cuore destro possono dare embolia polmonare. 

 L'echinococco adulto, vive nell'intestino tenue degli ospiti definitivi, canidi (cani, lupi, sciacalli, volpi, coyote) che si infestano cibandosi di visceri contaminati da cisti idatidee. Gli scolici (forme larvali) si fissano nei villi dell'intestino tenue e in 3 mesi diventano adulti. 

Un cane può essere infestato da centinaia di adulti.

Gli ospiti definitivi eliminano le uova del parassita con le feci, nell'ambiente. Per ogni echinococco adulto si libera una proglottide ognuna delle quali può contenere fino a 1500 uova.

 Le uova  possono resistere nell'ambiente fino ad un anno, embrionate e infettanti. Le uova poi sono ingerite dagli ospiti intermedi, mammiferi erbivori, principalmente bovini, ovini, ma anche caprini, equini; i canidi successivamente si reinfestano cibandosi di erba infetta contenente le fecidegli erbivori, contenenti cisti fertili. L'uomo si comporta come un ospite intermedio accidentale, ingerendo le uova a cidentalmente.

 Echinococcus - Wikipedia

La larva metacestode (esacanta) si libera nell'intestino, entra in circolo e, per via venosa portale o per via linfatica, raggiunge il fegato, dove viene trattenuta dal filtro epatico e sviluppa una cisti idatidea epatica, oppure salta il filtro epatico e raggiunge il circolo polmonare, localizzandosi al polmone, oppure ancora salta il filtro polmonare e raggiunge il circolo sistemico, potendosi stabilire in qualsiasi organo.

 formula di struttura Timolo C10H14O

In acso di parassitosi nell'uomo è oviamente consigliabile la terapia chirurgica di rimozione delle cisti, inoltre va sempre attuata una forma di profilassi preventiva facendo sverminare i notri cani in caso di parassitosi conclamata si può ricorere ove consigliato dal medico veterinario anche a  rimedi naturali per contenere la stessa con l'utilizzo di piante quali: la  menta romana (Mentha pulegium L.) menta piperita,rosmarino (Rosmarinus officinalis L) Tale azione antiparassitaria è garantita dalla presenza in queste erbe della molecola di  timolo, che sembhra avere una azione non solo verso le forme larvali ma anche verso la forma adulta del parassita.

 



Paolo Pelini

Professione

Erbochimico

Consulenza e Ricerca Controllo Qualità e Valutazione Farmacognostica e Citotossicologica degli Estratti Vegetali di Piante Officinali, Microalghe e Gemmoderivati e Ricerche Microbiota Piante Officinali

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E-mail: paolo.pelini@gmail.com

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CV: https://dmhomes.academia.edu/PaoloPelini/CurriculumVitae

mercoledì 5 luglio 2023

VETERINARIA: la fitoterapia applicata ai nostri amici a 4 zampe! Attenzione agli errori.

Translator
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Una credenza purtroppo molto comune è il seguente concetto: "Sostanzialmente l’azione dei prodotti naturali nell’uomo e nei nostri amici a quattro zampe non è differente.

Nulla di più sbagliato! non possiamo fare di tutta l'erba un fascio, infatti dall' esperienza medico veterinaria e dalle ricerca, sapiamo che alcune molecole naturali o più in generale piante e loro droghe vegetali possono avere un effetto deleterio e addirittura differente ad esempio tra cane e gatto. Un esempio è il the che per noi può avere effetti benefici e protettivi nei nostri amici animali è pericoloso e addiritturà tossico per la presenza della teina molecola molto simile alla caffeina la tossiscità si manifesta con battito cardiaco notevolmente accellerato. anche l'aloe non è esente da problemi per i nostri pet, Conosciamo l’aloe vera per le sue proprietà lenitive, rinfrescanti e antinfiammatorie sono ben note, ma cosa accadrebbe se il cane mangiasse una foglia?

Vedresti sangue nelle sue feci, spesso diarrea, oltre a un aumento della frequenza della minzione.

l' aglio anche può provocare un solo spicchio d’aglio può causare nel cane vomito, diarrea, anemia, ittero e sangue nelle urine.

Per non parlare della nota cioccolata, nocciole e mandorle che vanno assolutamente evitate per i notri amici a quatro zampe.

 PRIMA DI INIZIARE QUALUNQUE CURA FITOTERAPICA SUI NOSTRI PET RIVOLGERSI SEMPRE AL PROPRIO MEDICO VETERINARIO E' FONDAMENTALE PER LA LORO SICUREZZA!


Paolo Pelini

Professione

Erbochimico

Consulenza e Ricerca Controllo Qualità e Valutazione Farmacognostica e Citotossicologica degli Estratti Vegetali di Piante Officinali, Microalghe e Gemmoderivati e Ricerche Microbiota Piante Officinali

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sabato 1 luglio 2023

ECHINACEA: Proprietà Farmacologiche

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L'Echinacea e una pianta piante erbacea della famichia delle  Asteraceae.

 Echinacea: 5 proprietà, benefici e controindicazioni | Naturopataonline

 La parte della droga utilizzata si ottenute da tutte e tre le specie principali (Echinacea angustifoliaEchinacea pallida ed Echinacea purpurea).

Dal punto di vista chimico, i principali costituenti chimici comprendono flavonoidi,costituenti lipofilici come: alkamidi, pokiacetileni. Oltre che a polisaccaridi e  caffeilconiugati come:echinacoside e acido caffeico con quantità e qualità diversa in base alla specie.

 

Gli effetti farmacologici si concentrano su attività:

 

Immunomodulatoria

 Antinfiammatoria

Antibatterica

Antiossidativa

dovute principalmente alle molecole di:

Alkamidi, acido cicorico, polisaccaridi senza dimenticare però lò'azione sinergica dell'intero fitocomplesso!

L'effetto dell' echinacea sull' uomo è controverso, studi in vivo sull'uomo hanno dimostrato un aumento del numero  di monociti,neutrofili,come di cellule Natural Killer NK, indicativi di attivazione generale del sistema immunitario.

L'attività antinfiammatoria di contro si è manifestata in studi dove la specie Echinacea purpurea in estratto alcolico, ha inibito l'aumento delle citochine proinfiammatorie ed interleuchine Il-6 (prodotta dai Linfociti T e dai macrofagi) e  Il-8 (.prodotta dai macrofagi e dalle cellule endoteliali)

Alcuni studi in vitro hanno sottolineato attività antibatteriche e fungine nei confronti di streptococcus pyogenes, Haemophilus influenzia e Legionella pneumophila in cellule bronchiali umane.   

Paolo Pelini

Professione

Erbochimico

Consulenza e Ricerca Controllo Qualità e Valutazione Farmacognostica e Citotossicologica degli Estratti Vegetali di Piante Officinali, Microalghe e Gemmoderivati e Ricerche Microbiota Piante Officinali

Responsabile Scientifico: Centro di Controllo e Divulgazione Scientifica sulle Sostanze Naturali - CCDSN

Roma - Italia

E-mail: paolo.pelini@gmail.com

http://www.paolopelinierbochimico.it

CV: https://dmhomes.academia.edu/PaoloPelini/CurriculumVitae