mercoledì 28 giugno 2023

ARTICOLO: L'Utilizzo dei Flavonoidi contro CDV

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ARTICOLO: L'Utilizzo dei Flavonoidi contro CDV

 

L'infezione causata dal virus del cimurro canino (CDV) è una malattia altamente contagiosa con elevata incidenza e letalità nella popolazione canina, controllata grazie alla somministrazione di vaccini con virus inattivati.

La malattia è causata dal

Canine Distemper Virus (CDV), virus appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, genere Morbillivirus, molto simile al virus del morbillo umano; come questo, è dotato di envelope, un involucro esterno fosfolipidico che lo rende per fortuna molto poco resistente nell’ambiente. Il CDV è anche strettamente correlato ai morbillivirus che infettano i mammiferi marini. Il virus del cimurro possiede almeno sette diversi lignaggi geneticamente eterogenei ma strettamente correlati tra loro. 


Se pur la prevenzione con vaccini resta la prima arma da utilizzare ache la natura ci può venire in soccorso con l'utilizzo di molecole naturali per il contrasto a questo potenzialmente mortale agente eziologico. Le molecole più efficaci si sono dimostrate essere i flavonoidi e gli acidi fenolici dove secondo uno studio pubblicato nel 2013 sulla rivista Research in Veterinary Science molecole di Esperidina, Quercitina,Rutina e gli acidi fenolico cinnamico . Si sono dimostrati in grado di inibire il virus quando sono stati aggiunti ai tempi 0 (adsorbimento) e 1 h (penetrazione) del ciclo replicativo virale. Sia la quercetina che l'esperidina hanno presentato attività antivirale al tempo 2 h (intracellulare). D'altra parte, l'acido cinnamico ha mostrato attività antivirale ai tempi 0 e 2 h mentre l'acido trans-cinnamico ha mostrato effetto antivirale ai tempi −1 h (pre-trattamento) e 0 h. L'acido ferulico ha inibito il ciclo replicativo del CDV ai tempi 0 e 1 h. Il nostro studio ha rivelato candidati promettenti da prendere in considerazione nel trattamento del CDV.

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Paolo Pelini

Professione

Erbochimico

Consulenza e Ricerca Controllo Qualità e Valutazione Farmacognostica e Citotossicologica degli Estratti Vegetali di Piante Officinali, Microalghe e Gemmoderivati e Ricerche Microbiota Piante Officinali

Responsabile Scientifico: Centro di Controllo e Divulgazione Scientifica sulle Sostanze Naturali - CCDSN

Roma - Italia

E-mail: paolo.pelini@gmail.com

http://www.paolopelinierbochimico.it

CV: https://dmhomes.academia.edu/PaoloPelini/CurriculumVitae

 

lunedì 26 giugno 2023

ANTIPARASSITARI NATURALI AD USO VETERINARIO

Con l'arrivo dell'estate inevitabilmente arrivano anche problemi per i nostri amici animeli per via della visità di varie tipologie di parassiti zanzzare,zecche,flebotomi ,pulci ecc.. definiti ectoparassiti

.che possono essere un problema anche per noi umani in quanto molti di essi possono essere veicolo di altri parassiti secondari endoparassiti (protozooi, nematodi) o batteri potenzialmente pericolosi per l'uomo, questo processo di trasmissione in biologia si definisce zoonosi, ciò è la capacità di un parassita di entrare da una specie animale e contemporaneamente nell'uomo. tipico esempio di zoonosi è
l'infezione da Toxoplasma gondii, un Protozoo che parassita normalmente gatti (ospite definitivo) e prede dei gatti (ospiti intermedi, normalmente piccoli roditori), ma che può infettare anche l'Uomo.

Un concetto base che però viene spesso sottovalutato è che un parassita ben adattato

Di questo tipo di parassitosi ne conosciamo varie tipologie, dalla toxoplasmosi, passando per la malaria, alla per arrivare alla lesmaniosi ecc.. parassitosi trasmessi tra animale uomo atraverso vari insetti vettori che vanno dalla zanzara al pappatacio.

Il principale rimedio delle aziende che si occupano della produzione di antiparassitari ad uso veterinario sono l'impiego di permetrina una sostanza neurotossica che agisce sulle pompe sodio posti sulla membrana cellulare bloccando l'apertura di una certa percentuale dei canali di membrana per il sodio. 

 

Di contro come anti parassitari naturali possimo contare su varie molecole come il geraniolo, citronella e Azadiractina sostanze ad azione repellente (geraniolo e citronella) e larvicida (Azadiractina) a fronte di una tossicità molto inferiore rispetto alla permetrina.

Va però detto che anche il tempo di azione di tali sostanze è minore rispetto alle molecole di sintesi e che quindi va somministrato per via topuica all' animale più frequentemente.

 


Paolo Pelini
Professione
Erbochimico
Consulenza e Ricerca Controllo Qualità e Valutazione Farmacognostica e Citotossicologica degli Estratti Vegetali di Piante Officinali, Microalghe e Gemmoderivati e Ricerche Microbiota Piante Officinali
Responsabile Scientifico: Centro di Controllo e Divulgazione Scientifica sulle Sostanze Naturali - CCDSN
Roma - Italia